ASD Bagnolo Calcio a 5

Serie B

Serie B:Due chiacchiere con...capitan Enrico Prodi

Mercoledi, 14 Ottobre 2015, 00:54

Premesso che la sconfitta salutare non esiste, lo scivolone di Torre Boldone può servire da lezione. Ma cosa è successo contro Bergamo?

“Non abbiamo approcciato per niente bene la partita... E purtroppo la serie B rispetto alla C1 non perdona. Mettiamoci anche che abbiamo trovato una squadra molto organizzata sul piano difensivo, che ci ha messo parecchio in difficoltà nella fase realizzativa”.
 
Forse troppo bello contro Bologna, sicuramente troppo brutto contro Bergamo: qual è il vero Bagnolo?

“Sicuramente troppo brutto contro Bergamo. E brutti così non si batte nessuno. Bagnolo è quello visto contro Bologna e sono convinto che lo rivedremo nelle prossime partite”.
 
Obiettivo salvezza o qualcosa in più?

“Primo obiettivo la salvezza. Ma sognare non costa niente e spero in qualcosa in più... Prima però dobbiamo pensare a cancellare il fantasma della retrocessione, visto che Bagnolo in Serie B nelle due precedenti apparizioni non è riuscito a salvarsi”.
 
L’ultima sconfitta in campionato risaliva al 6 dicembre 2014: da allora 1 pareggio e 13 vittorie, poi il ko di Bergamo. Di fatto il Bagnolo è lo stesso dello scorso campionato: può esserci stata un po’ di “pancia piena”?

“No, non penso. Semplicemente è cambiata la categoria e ogni sabato è una battaglia: tutte sono battibili e tutti ti possono battere. Rispetto alla C1 le squadre sono più organizzate e più forti fisicamente, quindi la nostra tecnica non basta più. Bisogna essere molto più cattivi e concentrati”.
 
La novità più importante in estate è stata il cambio di guida tecnica. In cosa differisce il Bagnolo di mister Ruini da quello di mister Malservisi?

“Domanda un po' scomoda, ho un ottimo ricordo di Malservisi e un'ottima impressione del nuovo mister. Partendo dal presupposto che ormai da inventare non c’è più nulla nel nostro sport, hanno sicuramente due metodi diversi di lavorare e una filosofia leggermente differente sui piani difensivi e offensivi. L’impressione è che Ruini sia un ottimo allenatore, sarà il campo a parlare per lui...”.
 
“Il Bagnolo ha una coperta corta”, riferito a un organico ristretto, è un ritornello che si sente spesso. Eppure in 2 gare hanno già messo piede in campo 9 giocatori diversi…

“Non penso la nostra rosa sia così corta, confido nei giovani, che stanno lavorando molto bene sotto la guida del mister. Sono convinto che nei prossimi mesi inizieranno a darci una grossa mano nel cammino verso la salvezza”.
 
Che Bagnolo vedremo sabato prossimo contro il San Biagio Monza?

“Mi auguro non il Bagnolo di Bergamo e sono convinto che sarà così. Dobbiamo dimostrare a mister, presidente e tifosi che siamo la “solita” squadra, quella che conoscono bene e che l’anno scorso ha vinto campionato e coppa”.