Il presidente Davide Maretti l’aveva detto (“Non è finita qui”), presentando Evandro allo spogliatoio. Detto fatto, Bagnolo dopo l’ingaggio dell’ex nazionale portoghese si regala un altro top player: Alen Protega, classe ’87, croato di Sebenico (Dalmazia), centrale-laterale con spiccate doti difensive. Proprio quello che mancava allo scacchiere di mister Manuel Ruini. Come per Evandro, anche per Protega parla da solo un curriculum in cui trovano posto diverse presenze nella Nazionale della Croazia, sia in quella maggiore (25) che in quella Under 21 (20). A livello di club, oltre alla esperienze in Patria con Club Crnica, Novo Vrijeme Makarska, Split Tommy, Murter e Kijevo Knin, anche un’apparizione nella Serie A2 italiana, stagione 2012-2013 tra le fila del Lecco, compagno di squadra dell’ex giallonero Mirko Antonietti, che ha fatto da tramite tra Protega e Bagnolo. “Poche parole al telefono con Mirko, poi col ds Fabio Barozzi e col presidente Davide Maretti – spiega Alen in un italiano più che discreto – sono bastate per convincermi a fare questa scelta. Dopo diversi anni torno in Italia, dove trovo un campionato molto più fisico rispetto a quello croato. E a me piace così”. Prime impressioni sul nuovo Bagnolo, un mix di esperienza (Evandro su tutti) e gioventù? “Vero, ho visto tanti giovani, ma anche tanto talento, ci sono i presupposti per fare bene. Le squadre avversarie sono per me tutte da scoprire, è presto per dire che tipo di campionato potremo fare, ma posso dire che, se riusciremo a tenere questa intensità in allenamento, di sicuro ci faremo rispettare”.