ASD Bagnolo Calcio a 5

Serie C1

C1:Due chiacchere con ....Nando Giardino.

Domenica, 19 Aprile 2015, 23:41

Ma a livello personale è stato un finale di stagione duro, durissimo, segnato dall’improvvisa scomparsa del fratello e da un infortunio che, tuttavia, non gli ha impedito di continuare a fornire il suo contributo:

“Purtroppo mi sono trascinato un problema muscolare per diverse settimane – spiega Giardino – Ho tenuto botta fino alla quart’ultima, quando ho voluto a tutti i costi giocare a Casalgrande, una gara cruciale, col risultato che dopo pochi minuti di gioco mi sono rotto definitivamente. Questo non mi ha impedito di rimanere vicino alla squadra, cercando di fare la mia parte. Nel mio piccolo qualche esperienza nel calcio a 5 l’ho fatta, quindi ho cercato di rendermi utile ai compagni con qualche suggerimento...”.

Un ruolo che a dire la verità Nando ha ricoperto anche prima dell’infortunio, fin dall’inizio della stagione. Come è normale che sia per un giocatore di 30 anni che ha avuto ben più di “qualche” esperienza nelle categorie superiori.

Sulle montagne russe emotive la gara decisiva, vissuta in contatto telefonico via sms poche ore prima del grave lutto. Proprio a Giardino è andato immediatamente il pensiero di tutti a fine gara, con la maglia numero 8 esibita nelle foto ricordo: “Di fronte a certe situazioni passa tutto in secondo piano, sport ovviamente compreso. La dedica è ovviamente a mio fratello che non c’è più, a sua moglie e ai suoi figli. Ringrazio il Bagnolo Calcio a 5 – giocatori, dirigenti e staff - per essermi stato davvero vicino in un momento così difficile”.

Torniamo al bilancio sportivo: “Grande soddisfazione. Devo fare i complimenti ai miei compagni perché si sono comportati non bene ma benissimo. Personalmente non sono del tutto soddisfatto. L’infortunio mi ha frenato, in campo avrei voluto dare di più”.

Ma la svolta cos’è stata, com’è che il Bagnolo dopo un novembre-inizio dicembre terribile ha cambiato marcia? Giardino al riguardo ha le idee chiare: “Mi ripeto, rispetto a quanto avevo detto nell’intervista di inizio anno: le partite si vincono dopo averle giocate, non prima, non con i nomi. Sapevamo di essere forti e ci sentivamo imbattibili, siamo partiti bene, ma quando è arrivata la prima sconfitta con l’Olimpia Regium…abbiamo impiegato un mese a riprenderci. Eravamo ancora consapevoli di essere i più forti, la squadra da battere, ma finalmente abbiamo capito di doverlo dimostrare. Il resto lo hanno fatto…gli uomini. Perché Bagnolo quest’anno oltre che bravi giocatori aveva uomini di personalità. E sono stati loro a vincere coppa e campionato. Prima ci davano per facili vincitori, poi per sicuri sconfitti. Siamo stati bravi a capire di aver perso una battaglia, e a credere di poter vincere la guerra”.

Ultima battuta sul telefonino, sempre piuttosto “caldo”. Si sa che le avance di altre società non mancano…

“La priorità è Bagnolo - conclude Giardino - ma non voglio essere ipocrita: dovesse arrivare una proposta irrinunciabile…la valuterei, assieme alla società”.

Un indizio sul futuro però c’è: “Bagnolo in B c’è già stato…ma non è riuscito a rimanerci. Diciamo che non sarebbe male, dopo aver vinto la C1, portarlo il più in alto possibile in B. Ecco, a quel punto potrei considerare concluso il mio lavoro a Bagnolo in Piano…”.