Gran parte di provvedimenti e sanzioni erano legati alle nuove linee guida, diramate qualche giorno fa dal Settore Tecnico AIA-Associazione Italiana Arbitri.

Linee guida con le quali è bene prendere confidenza…prima che sia troppo tardi.

Due le novità, che potremmo sintetizzare così: giro di vite sulle proteste e tolleranza zero (o quasi) sui contatti di gioco con la parte superiore del corpo.

Per quanto riguarda le proteste non molto da aggiungere: giocatori in campo, tecnici, dirigenti e giocatori in panchina dovranno evitare eccessive proteste e critiche verso gli arbitri, o espressioni indebite verso gli avversari.

Più “curiosa” la linea guida sui cosiddetti “contatti alti”: consentito il contatto fisico, ma non il fallo vero e proprio, che si differenzia dal contatto fisico per la durata e l'intensità.

Tradotto: appoggiare una mano sull’avversario si può, tenerla appoggiata o spingere no.

Facciamo un copia e incolla dalla già citata linea guida AIA: “Gli arbitri devono sanzionare la reiterazione di tale comportamento, avendo cura di effettuare UN SOLO richiamo verbale finalizzato a prevenirne la ripetizione; qualora il richiamo non sortisca l’effetto di interrompere definitivamente il contatto che disturba/destabilizza il calciatore e/o che tale comportamento venga immediatamente reiterato, l’arbitro attribuirà un calcio di punizione diretto”.