Arbitri, che passione....

Sappiamo bene che il calcetto è una prerogativa maschile e che le donne rischiano grandi figuracce quando si tratta di tecnicismi.

Ma noi non ci arrendiamo, vogliamo capire.

Fino ai tre fischi finali, ci arriviamo. Comprendiamo anche i due fischi alla fine del primo tempo.

Sui cartellini gialli e rossi poi, non abbiamo dubbi.

Ma tutti quei gesti con le braccia… cosa diavolo significano?!?

Ci siamo scervellate ma noi, gli arbitri, proprio non li capiamo.

Arrivano al campo da gioco stra tirati,dentro alle loro camicie,giacche,fieri di quel lavoro-passione che li spinge al sabato ad abbandonare spese alla coop con le mogli e compleanni con bambini urlanti.

Ma una volta in campo,assumono a pieno il loro ruolo,diventano da distinti signori a coreografi professionisti..

Braccia su, braccia di lato, braccia avanti, braccia a mezz’asta… non sarebbe molto più semplice urlare “calcio d’aaaangoloooo”??!

Eh no, l’arbitro si sbraccia, si agita come ad una lezione di zumba. Va a finire che a fine partita è più sudato dei giocatori! (se poi i giocatori corrono come Prodi poi..)

E poi quel gesto… quel roteare di braccia che per noi era una delle poche certezze… facile, è un cambio!

Solo dopo anni in tribuna scopriamo che è il “fallo cumulativo”… Eh no, questo è sleale.

Premio scarpetta oro-fuxia: Lollo. (ci piaci così!,la prossima volta vorremmo la dedica del goal..grazie!!)