ASD Bagnolo Calcio a 5

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Una stagione da ricordare: la parola ai protagonisti

Martedi, 14 Aprile 2015, 23:28

Mister Fabio Malservisi:

“Anno faticoso, ma le soddisfazioni sono state grandi. Tutti dicevano che il problema da risolvere era “il giovane sempre in capo”, per fortuna la qualità dei nostri giovani è sempre stata all’altezza. Vorrei ringraziare chi durante la settimana ci ha permesso di allenarci sempre bene, pur sapendo di trovare poco spazio al sabato. La dedica personale è per chi a casa mi ha sopportato e supportato nei miei altalenanti cambiamenti di umore”.
 
Giorgio Begnardi (ds):

“Annata strepitosa, ricca di molteplici emozioni. L'entusiasmo iniziale, le arrabbiature del calciomercato e la trepidazione delle prime uscite, ma anche la delusione per le sconfitte  (poche per fortuna), cancellata dall'immensa soddisfazione per l'ottima organizzazione della Final Four e dall'apoteosi della vittoria nel decisivo derby di campionato, in un PalaBigi gremito come non mai. Poi la folle corsa alla vetta culminata con il sorpasso ed infine la gioia immensa liberata proprio di fronte ai nostri tifosi. Questo è stato il film del mio anno indimenticabile.
Anche se può sembrare banale ringrazio in primis Lisa e Davide, che mi hanno accolto da perfetto sconosciuto e trattato da subito come amico da una vita. Poi i ragazzi, Stefano, Daniele, Alan ed il mister. Dulcis in fundo mia moglie Laura, che da sempre mi sopporta e soprattutto mi supporta. E’ la mia arma segreta”.
Per la cronaca: Lisa Bertozzi, vice presidente, Davide Maretti, presidente, Stefano Biagini, massaggiatore, Daniele Bruschi, responsabile giovanili, Alan Burani, vice mister.
 
Ottavio Muto (40 gol tra campionato e coppa):

“Devo ringraziare…tutti, a partire dal ds e dallo staff, che mi hanno sopportato e fin dal primo giorno mi hanno fatto sentire parte di un gruppo fantastico, che ha dimostrato sul campo tutto il proprio valore. Ma poi non vorrei dimenticare il nostro addetto stampa, i tifosi, calorosi anche nell’unico momento no della stagione, Lisa e Davide, che hanno sempre risposto con un sorriso alle difficoltà, Stefano e Alan, sempre presenti e sempre disponibili. Mi fermo qui perché rischio di dimenticare qualcuno: è stato un anno super, speriamo che sia solo l’inizio di una nuova avventura”.

Alan Burani (vice mister):

“Liberatorio. Vincere non è mai facile, come abbiamo dimostrato, ma ci siamo riusciti. Nonostante le difficoltà , ci abbiamo sempre creduto, ma ora che è reale è rigenerante. Grazie al Bagnolo, posso dire di aver vinto coppa e campionato. Soddisfazioni per cui lavori tutta la stagione”.
 
Capitan Enrico Prodi:

“L'inizio di stagione è stato un po' difficile, a volte grandi nomi non bastano per vincere, serve un gruppo solido e ben affiatato. Fuori dal campo lo è sempre stato, in campo lo è diventato. Doppietta meritata e storica per Bagnolo... Dopo sei anni il tanto atteso campionato finalmente arrivato, e sono felice di averlo fatto con questa maglia e la fascia di capitano al braccio... Ora sono già carico per raggiungere un altro risultato storico, la salvezza in serie B”.
 
Bruno Salerno (60 gol tra campionato e coppa):

“Non è stato facile, non lo è mai quando sei la squadra da battere. Il gruppo c’è sempre stato, i giocatori bravi anche, ma è servito un po’ di tempo per conoscerci e trovare l’intesa sul campo. Siamo stati bravi a non mollare, anche quando ci siamo ritrovati a meno sei dall’Olimpia Regium, continuando a crederci e a lavorare bene in settimana. Alla fine posso dire che la coppa e il campionato li ha vinti il Bagnolo, non Bruno Salerno, Nando Giardino o Ottavio Muto, per citare i giocatori più esperti. I singoli ti fanno vincere una partita, per vincere un campionato serve invece un gruppo. E noi abbiamo dimostrato di esserlo, soprattutto nei momenti di difficoltà, vedi le ultime decisive trasferte con Casalgrande e Rodoni. Bravi e complimenti a tutti, dai “vecchi” ai giovani, dai tecnici ai dirigenti”.

Mario Marzano:

“Ci davano già tutti per promossi prima ancora che cominciasse il campionato, ma si sa che vincere non è mai facile e che la cosa si complica se sei la squadra da battere. E’ servito un po’ di tempo per conoscerci bene - molti giocatori del resto erano alla prima esperienza a Bagnolo - pian piano abbiamo risolto i problemi e siamo diventati un gruppo forte e affiatato. Ci siamo strameritati coppa e campionato, eravamo i più forti e l’abbiamo dimostrato. Ringrazio tutti e soprattutto Davide, Lisa e Giorgio, che ci hanno supportato anche nei momenti difficili. Che altro aggiungere? Speriamo di essere solo all'inizio...”.

Francesco Massaro:

“Come definirei la stagione culminata nella promozione in B? Divertente, grazie ai risultati ottenuti e a compagni come Ottavio (Muto, ndr). Nel girone d’andata siamo andati così così, nel ritorno invece non ce n’è stato per nessuno, ma è servito tempo per diventare una squadra e giocare…da squadra. Secondo me la chiave di volta è stata questa. Ho sempre avuto fiducia - anche quando le cose non sono andate bene e qualche dubbio è stato logico farselo venire -perché comunque eravamo i più forti. Siamo stati bravi a crederci fino in fondo”.

La capo ultras Giada:

"Mi hanno portato dentro a questo mondo circa tre anni e mezzo fa; ho imparato le scenografie degli arbitri, i falli tattici e quelli "promessi"; ho sentito l'emozione nei derby e i brividi nella coppa; ho apprezzato vedere i "consigli" dei senior e capito gli scazzi dei giovani; ho seguito le partite con l'emozione dei bimbi davanti al cioccolato... venendo premiata!
Un grazie a tutti quelli che mi hanno trasmesso e fatto provare la trepidazione di una doppietta".

Addetto Stampa Bartoli Alex:

E Bagnolo è una grande famiglia e “mi hanno accolto come se fossi uno di loro da sempre” e bla bla bla. Quante frasi fatte…a volte. Non in questo caso però. Tutto vero, confermo: Davide e Lisa li conoscevo di vista, poco più, eppure fin dalla prima stretta di mano ho avvertito una stima e una fiducia…che dovevo ancora meritarmi.

Idem mister Fabio, che avevo incrociato da avversario, o il ds Giorgio e il responsabile delle giovanili Daniele, che non conoscevo affatto, per non parlare del non-solo-massaggiatore Stefano.

Ma poi era impossibile non sentirsi a casa, parlando della squadra: Nando, Enrico, Bruno, ma anche Ottavio e Angelo, tutti giocatori coi quali avevo avuto la fortuna di lavorare (e con alcuni di loro di vincere) nei tanti anni di Reggiana.

Bagnolo è un’occasione che mi è capitata nel bel mezzo di un periodo sabbatico dal calcio a 5 e dalla panchina. E il bilancio personale è che…forse, chissà, il periodo di riposo è finito, pensando per un attimo alle “toccate e fughe” nell’Under 21, sollecitate dall’ex compagno di squadra Maxi, nella seconda parte di stagione.

A livello personale faccio fatica a non mettere in cima agli spot della stagione la due giorni di coppa: bella, intensa, faticosa, vittoriosa.

In due parole: il massimo.

L’obiettivo era il trofeo in palio, certo, ma anche e soprattutto mostrare ciò di cui era capace a livello organizzativo Bagnolo. Non sta a me dirlo, ma lo dico lo stesso: missione compiuta, fidatevi.

Amo la sintesi quindi vado a chiudere, visto che mi sono dilungato anche troppo. Progetti per il futuro, lontani dalla retorica: guai ad accontentarsi, dal mio punto di vista Bagnolo ha ampi margini di crescita…

Intanto grazie a chi mi ha messo nelle condizioni di fare la mia parte nel migliore dei modi, e a chi mi ha fatto sentire non “solo” un addetto stampa.