“La chiamata di Bagnolo mi gratifica - spiega Ruini - Gli stimoli non mancano, affronteremo un campionato difficile, con squadre esperte. Cercheremo di preparare al meglio la stagione, consci del fatto che, per poter raggiungere il nostro obiettivo, dovremo uscire dal rettangolo di gioco sempre e solo dopo aver dato tutto, in ogni partita”.
 
L’obiettivo è la salvezza, possibilmente tranquilla, visto che Bagnolo nelle precedenti due esperienze in Serie B è sempre malamente retrocesso. Fermo restando che l’organico potrà subire qualche variazione, oggi come oggi che giudizio puoi dare della rosa?

“L’organico lo conosco solo in parte, con Nando Giardino e Angelo Senese ho lavorato nella Reggiana, mentre altri elementi come Bruno Salerno, Ottavio Muto ed Enrico Prodi, per fare qualche nome, li ho incontrati da avversari negli anni passati. Ci sono giocatori di spessore, ma l’aspetto fondamentale è costruire un gruppo, una squadra che lotti insieme per raggiungere un obiettivo comune. La base di partenza c’è, starà quindi a noi dimostrare sul campo quello che realmente siamo”.
 
Sensazioni al primo contatto con la realtà bagnolese?

“Ne ho ricavato subito una buona impressione. Ho trovato persone molto attaccate alla società ed amanti di questo sport: un giusto mix per poter proseguire quanto di buono è stato fatto fino ad ora. Colgo l’occasione per ringraziare la società e il ds Giorgio Begnardi per la fiducia riposta nel sottoscritto”.