Parliamo di C1: Bagnolo a 4 punti dalla capolista Olimpia Regium a 5 giornate dalla fine. Possibile una clamorosa “remuntada”?
“Ritengo ci siano ancora buone possibilità di farcela. Sia noi che l’Olimpia abbiamo diversi scontri contro squadre che si giocano il piazzamento play off. Noi ci crediamo”.
E’ l’Olimpia che è oltre le aspettative…o è il Bagnolo che non è stato abbastanza bravo?
”Bisogna fare i complimenti all'Olimpia, perché 14 vittorie e 1 pareggio in 17 partite parlano da soli, ma non si può parlare di sorpresa, perché l’organico è attrezzato. Loro sono stati molto bravi, ma noi li abbiamo battuti tre volte su quattro, tra campionato e coppa. Quindi anche noi ci siamo. Non abbiamo mai smesso di crederci, non vedo perché dovremmo farlo ora che abbiamo riaperto il campionato”.
A distanza di mesi e a mente fredda: cos’è successo in quel novembre-inizio dicembre in cui Bagnolo ha perso 3 gare su 4?
“La sconfitta con l'Olimpia, che ha inaugurato la serie negativa, è stata una doccia fredda. Molti giocatori non erano al top della forma per infortuni o piccoli acciacchi, e non siamo nemmeno stati troppo fortunati in alcuni episodi. Vincere aiuta a vincere, perdere, purtroppo, aiuta a perdere e si rischia di entrare in un vortice da cui è difficile uscire. Siamo stati bravi a restare sereni e a compattarci. Merito sicuramente di tutti, dalla società che non ha fatto pressioni, ai ragazzi che hanno fatto quadrato lasciando fuori dallo spogliatoio tutte le "chiacchiere", sapendo che l'unica soluzione era il lavoro della settimana in palestra”.
La regola del giovane sarà l’ago della bilancia di tutte le squadre, si diceva a inizio stagione. A conti fatti pensi che sia stato così?
“Sicuramente sì. Non è un caso che i primi posti della classifica siano occupati da società che lavorano da anni con il settore giovanile”.
Si avverte nello spogliatoio la pressione da vittoria a tutti i costi?
“Come dicevo prima, nel momento di difficoltà ci siamo compattati. Ormai siamo abituati ad avere gli occhi puntati addosso. Entriamo sempre in campo con la serenità di chi è consapevole dei propri mezzi”.
Bagnolo ha in organico tanti giovani “costruiti” in casa. Ma per chi gioca meno…non sempre è facile aspettare il proprio turno.
“Qualsiasi giocatore vorrebbe giocare, e se gioca, vorrebbe comunque giocare di più. Ma c'è da parte di tutti la coscienza di fare parte di un gruppo, e di non essere un singolo. E' durante la settimana di lavoro in palestra che vengono fatte valutazioni e decisioni. Su tutti va elogiato Vincenzo Vangone; è il giocatore col minutaggio inferiore ma il maggior numero di presenze”.