ASD Bagnolo Calcio a 5

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News:Due chiacchiere con ...mister Malservisi Fabio.

Mercoledi, 18 Marzo 2015, 22:16

Comanda l’Olimpia, che dovrà incontrare due squadre che potrebbero ripristinare i play off (Young Line e Imolese) e un’altra impegnata nella lotta salvezza (Rimini); insegue a meno uno il Bagnolo, che affronterà Ponte Rodoni (missione ripristino play off), Cibeno (matematicamente salvo) e Imolese (missione play off).

“Siamo dietro ma abbiamo il 50% di possibilità - afferma il tecnico del Bagnolo, Fabio Malservisi – Mi auguro che sia un finale di stagione all’insegna della correttezza da parte di tutti”. Messaggio cifrato ma non troppo.

Il tecnico non si nasconde: là davanti, per potenziale di squadra, dovrebbe esserci il Bagnolo. “La differenza che c’era sulla carta con l’Olimpia Regium credo si sia vista anche sul campo, almeno in tre scontri diretti su quattro. Bravi loro che sono davanti, ma se dovessimo arrivare secondi vorrebbe dire che il campionato l’abbiamo perso noi”.
 
Otto vittorie di fila ma Bagnolo ancora secondo: quanta frustrazione c’è?

“Poca. Prevale la voglia di provarci e di crederci fino alla fine”.
 
Andare ai play off sarebbe una mazzata psicologica?

“No, visto il modo in cui la squadra ha reagito al periodo di difficoltà”.
 
Parliamone di quel periodo di difficoltà, ovvero le 3 sconfitte in 4 gare tra novembre e dicembre, contro Olimpia, Castel San Pietro e Casalgrande…

“Inizialmente non avevamo un’identità di gioco, c’era da mettere insieme diversi modi di pensare e di giocare, è servito un periodo di rodaggio per dipendere meno dai singoli e raggiungere un’idea collettiva. Ciò non toglie che avremmo comunque dovuto fare meglio, sia chiaro. Ma se devo fare i conti, dico che all’appello mancano i due punti persi nel 4-4 contro l’Imolese. Bravissimo il portiere avversario, per carità, ma in quella partita abbiamo fatto sessanta tiri in porta…”.
 
Il successo di sabato scorso a Casalgrande, ottenuto senza Giardino e con un Salerno acciaccato, ha offerto l’immagine di un Bagnolo capace di giocare col collettivo.

“Come dicevo prima è il resto della squadra che è cresciuto. Bravo Salerno a stringere i denti e a mettersi al servizio dei compagni, bravi i compagni e un plauso particolare ai giovani, quelli che giocano di più, come Rainone e Massaro, che si stanno esprimendo su alti livelli, ma anche a quelli che giocano meno e che contribuiscono a far sì che in settimana ci si possa allenare bene”.
 
Promozione diretta o play off, l’obiettivo rimane la B?

“Non c’è dubbio. Questa è una squadra che con pochi ritocchi può tranquillamente affrontare un campionato di categoria superiore”.
 
C’è un pizzico di rammarico per la prematura uscita in Coppa Italia?

“Molto relativo, nel senso che l’obiettivo era la Coppa Emilia Romagna, che abbiamo vinto, e tutto il resto era un di più, sinceramente dispendioso da un punto di vista dei permessi lavorativi necessari per giocare a metà settimana, senza tralasciare l’aspetto economico legato alle trasferte. La Divisione non può pensare di far disputare una competizione da professionisti a dei dilettanti, credo qualcosa vada rivisto”.