Il giovane tecnico della Maival, Cristian Simonazzi, è pronto alla sfida. Scelto quest’estate dalla dirigenza del Bagnolo per la conduzione dell’under 21 e per il ruolo di secondo, in prima squadra, l’allenatore sta vivendo un periodo molto emozionante. Sabato scorso, a Ravenna, ha rilevato mister Caselli, in panchina, dopo la sua espulsione, mentre tra due giorni toccherà a lui sedere, dal 1’, in panchina, contro i Delfini Rimini (Caselli è stato squalificato sino al 21 ottobre). Inoltre, domenica mattina, esordirà con l’under 21, in trasferta, contro il Cus Parma.
“Sono contento della vittoria con lo Sporty. Non mi aspettavo di dover debuttare in quel modo, a Ravenna. Anche se, in realtà, non è stato un compito troppo impegnativo. Dovevo solo stare attento a quello che stava capitando in campo, a essere presente per i ragazzi e ad aiutare Caselli a farsi intendere, dato che dava indicazioni dalla tribuna”. Simonazzi non si sente, però, in tensione per il match coi Delfini. “Non è la prima volta che vado in panchina, quindi saprò gestire le emozioni. E, poi, al palazzetto di Bagnolo, la tribuna è molto vicina al campo, perciò il mister potrà comodamente parlare ai giocatori. Io, comunque, darò una mano alla squadra”.
Poi, il tecnico si sofferma sulla esperienza dell’under 21. “Coi ragazzi, per adesso, abbiamo approcciato le questioni basilari del calcio a 5, poichè la squadra è stata completamente rifondata. A parte il gruppo che viene dalla C1 (Miletta, Colaiezzi, Soncini, Najib, ndr) e qualche altro elemento, ci sono giovani ancora acerbi. Come impostazione, comunque, stiamo seguendo il gioco e la mentalità della prima squadra”. Ma Simonazzi che tipo di allenatore è? “Mi piace essere aggressivo, non voglio una formazione chiusa e arroccata in difesa. Prediligo il pressing, riconquistare i palloni e mettere in difficoltà gli avversari. Dispongo la squadra con il modulo a rombo, l’1-2-1, con una boa là davanti che dia solidità alla manovra. Sto imparando molto stando a contatto con Caselli, le sue idee sono molto simili alle mie. L’obiettivo che mi pongo con l’under è quello di arrivare ai play off, ma, soprattutto, mi prefiggo il traguardo di trasmettere ai giocatori i miei insegnamenti. Il girone è difficile perché ci sono due compagini molto forti come il Kaos e la Reggiana, ma ce la giochiamo”.
Dunque, un allenatore giovane e ambizioso. Che magari può sfruttare la chance di Bagnolo per arrivare a una panchina di C1, il prossimo anno. “Vedremo. Bisognerà valutare come andrà questa stagione e se ci saranno offerte. E poi, se l’esperienza sarà soddisfacente per entrambe le parti, sarei felice di proseguire anche l’avventura con l’under del Bagnolo”. Infine, un’ultima considerazione sulla prima squadra. “Dopo il successo con lo Sporty, abbiamo ribadito la nostra candidatura ad entrare fra le prime cinque. E' ancora presto per fare discorsi sulla vetta. Dipende da troppe variabili”.