Bomber, psicologo e fisoterapista. L’affascinante e densa vita di Alberto Corradi. Il 27enne, arrivato in estate dal Cus Parma, dopo aver conseguito una laurea in Psicologia, sta per diplomarsi in fisioterapia. Gli mancano due esami. Nel frattempo, si è specializzato anche nel ruolo di goleador. In C2, in una sola annata, ha segnato 41 reti, in 26 partite, con la Langhiranese (2004-05). Poi, in quattro stagioni di C1, col Cus Parma, ha realizzato ben 77 gol in 83 gare, conquistando pure una Coppa Italia. Niente male.
Con la Maival, dopo un inizio stentato, a causa degli infortuni, sta riassaporando il gusto della rete che si gonfia (6 centri finora). Grazie a una tripletta col Rimini, si è sbloccato in campionato e, con una rete in rovesciata all’incrocio dei pali, ha siglato anche in coppa. Infine, la doppietta di martedì scorso contro il Real: i primi gol che hanno contribuito alla vittoria della Maival. E pensare che non doveva neppure giocare. “Avevo la febbre, ma la voglia di esserci ha prevalso”.
“Ora, sto bene, ho smaltito l’influenza. E sto ritrovando i gol. Ad inizio stagione, ho pagato il fatto di aver iniziato tardi la preparazione, per colpa dell’infortunio al polso. Più che demoralizzato, avevo una grande voglia di dimostrare le mie qualità. Anche perché l’ambiente era completamente nuovo. Però, i compagni di squadra mi hanno sempre fatto sentire la fiducia. Adesso, anche grazie a loro, ho recuperato la condizione. Col gruppo mi trovo benissimo e spero di poter giocare con maggiore continuità. Mi auguro che, a partire dalla doppietta contro il Real, per me, sia iniziata una nuova stagione. Confermando già da sabato, col Casalgrande, il mio buon stato di forma”.
Inoltre, l'attaccante intende conseguire un obiettivo importante. “Quanti gol prometto? Il mio record è di 36 marcature in C1, due anni fa, col Cus Parma. Ma qui a Bagnolo, siamo tutti bravi e, chiaramente, non ho lo stesso spazio di prima. Tuttavia, credo di poter arrivare a una ventina di reti. L’importante, però, è che siano tutte decisive. Preferisco finalizzare di meno, ma realizzare gol ‘pesanti’. Per un attaccante non deve diventare un’ossessione finire sul tabellino dei marcatori. Io e Terranova possiamo coesistere, anche perché ho sempre giocato più da laterale. E’ stato mister Caselli a inventarmi come boa. Mi piace maggiormente prendere palla da posizione esterna. Le mie qualità principali? Tiro bene con entrambi i piedi e sono rapido nel girarmi. Non sono un giocatore appariscente”.
L’ottimismo si ripercuote anche sulla squadra. “Secondo me il Bagnolo può conquistare la promozione diretta in B. Lo dico ricordando le mie precedenti esperienze in C1, col Cus Parma. Le formazioni con cui abbiamo dovuto sgomitare per la vetta, erano inferiori all’attuale Maival. Giunti alla decima giornata, i valori si stanno delineando, anche se sono ancora 6-7 le squadre che si giocheranno il primo posto. Se rientrerà pure il Castello nel giro? I valori li avrebbe, ma è dura. Noi, comunque, stiamo bene a livello morale. Martedì scorso, abbiamo riacciuffato una partita che si era messa male per colpa degli infortuni. Ora, l’importante è recuperare almeno Ciriani per il derby con la Real Casalgrandese. Nobile? Un giocatore così è difficilmente sostituibile. Mi ha stupito molto per la sua personalità. E’ un atleta con gli attributi, un trascinatore. Non molla mai. Averlo dentro lo spogliatoio, trasmette sicurezza. Speriamo di recuperarlo al più presto”.