“Intensità, concentrazione e cuore”. Ecco la chiave del successo. Sono le parole di Fabio Burani, dirigente della Maival ed ex giocatore giallonero costellato da tanti successi. Fabio di partite importanti se ne intende, così, a poche ore dal match decisivo per evitare i play out contro il Real Imola (diretta concorrente per la salvezza), individua le qualità che i ragazzi del Bagnolo devono mettere in campo oggi al palazzetto.

“Oggi abbiamo bisogno solo dei tre punti – esclama Burani – E dal mio punto di vista in questo sport, più che in altri, il successo si conquista solamente giocando meglio degli avversari. La squadra è a un bivio, perché non vincere significherebbe essere risucchiati nei play out e si entrerebbe in una spirale da cui diventerebbe difficile uscire. Anche perché a inizio stagione, non erano certo questi gli obiettivi. Però, sia chiaro, se si dovesse battere Imola, nessuna esaltazione. Si deve andare avanti a testa bassa per cercare gli altri 6 punti che dovrebbero consentire la salvezza diretta. Sinceramente, ad oggi, non mi preoccupa tanto l’avversario di turno, quanto l’approccio che può avere il Bagnolo stesso al match”.

Parola d’ordine: orgoglio. “All’andata con Imola, fu la gara in cui si fece male Simone (Nobile, ndr) e da cui partì il nostro declino. Anche per questo i ragazzi dovrebbero avere un sussulto d’orgoglio e mettere in campo l’anima. Mi aspetto soprattutto una reazione dai ‘bagnolesi doc’: fossi in loro mi sarei stancato di raccontare ogni volta agli amici dell’ennesima sconfitta… Io dico solo una cosa: che vorrei essere al loro posto a giocare partite di tale importanza. Vorrei riuscire a trasmettere tutta la carica che ho dentro per una gara del genere. Sabato Imola non deve nemmeno entrare in campo. Dopo la sconfitta ingenerosa con l’Associazione Club, la società ha fatto ancora più quadrato intorno all’allenatore e ai giocatori. Ci sono tutti i presupposti per andare sul parquet e disputare una gara da ‘leoni’.

Nella sfida decisiva col Real Imola si rivede dopo 4 mesi dall’infortunio alla caviglia destra Nicola Ciriani. Mentre Simone Nobile, operato ai crociati il 9 dicembre scorso, andrà in panchina come ‘motivatore’. Finalmente uno spiraglio di luce, dopo tanto buio. “Per il morale è importante – conclude Burani – anche se Nicola non è ancora al meglio. Ma il ragazzo ha capito il momento delicato che sta attraversando la squadra. E’ stato un bel gesto il suo come quello di Simone, che dal momento del suo infortunio ad oggi, non ha mai perso un allenamento e una partita della squadra. Per non parlare di Enrico Prodi che sta giocando con un ginocchio malconcio. Il 99% delle persone al suo posto non rischierebbero di scendere in campo”.